Bandai GX-62 Danguard Ace: differenze tra le versioni

Da The Beauty and The Robot.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
mNessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
[[File:GX-62 Danguard Ace.jpg|alt=Bandai GX-62 Danguard Ace|miniatura|Bandai GX-62 Danguard Ace]]
[[File:GX-62 Danguard Ace.jpg|alt=Bandai GX-62 Danguard Ace|miniatura|Bandai GX-62 Danguard Ace]]
Il GX-62 Danguard Ace è un [[robot]] appartenente alla serie Soul of Chogokin rilasciato nel luglio 2013 dalla Bandai Co. Ltd.
Il GX-62 Danguard Ace è un [[robot]] appartenente alla serie Soul of Chogokin rilasciato nel luglio 2013 dalla [[Bandai|Bandai Co. Ltd.]]
{| class="wikitable"
{| class="wikitable"
|+
|+

Versione delle 14:41, 7 ott 2024

Bandai GX-62 Danguard Ace
Bandai GX-62 Danguard Ace

Il GX-62 Danguard Ace è un robot appartenente alla serie Soul of Chogokin rilasciato nel luglio 2013 dalla Bandai Co. Ltd.

Caratteristica Descrizione
Produttore Bandai Co. Ltd
Produzione Giapponese
Rilasciato il Luglio 2013
In produzione No
Serie prodotto Soul of Chogokin
Ispirato da Anime
Ispirazione Danguard
Materiali Plastica, Metallo
Kit di montaggio No
Trasformabile Si
Presente all'esposizione Attualmente esposto

La serie a cui è ispirato: Danguard

Danguard è una serie del 1977 composta da 56 episodi accompagnata da due cortometraggi cinematografici ed un manga pubblicato in due volumi. Vede al timone della serie Leiji Matsumoto, da noi famoso per essere l'autore di Capitan Harlock e Star Blazer (questo il nome internazionale) conosciuto anche come Corazzata Spaziale Yamato.

L'anime vede al character design Shingo Araki e Michi Himeno, autori anche del CD di tanti altri classici Toei Animation compresi i classici di Go Nagai. Danguard è tra l'altro l'unico anime robotico a cui Matsumoto ha preso parte.

La storia parte dalla scoperta di un decimo pianeta nel nostro pianeta. Il pianeta, denominato Prometeo, si presenta come una nuova, enorme, opportunità e vede quindi diverse fazioni prepararsi all'invio di squadre per cercare di conquistarlo per poi sfruttarlo e colonizzarlo. Purtroppo il primo tentativo fallisce e la colpa ricade interamente sul comandante di missione Cosmos che scompare. Suo figlio Arin, all'epoca un bambino, resta fortemente scosso da quanto accaduto e qualche anno dopo lo troviamo alla base Yasdam nel tentativo di pilotare il satellizzatore, ovvero il Danguard un robot umanoide interamente progettato dal computer Urania per conquistare Prometeo. Purtroppo, però, qualcosa sembra essere andato storto e si scopre che il Satellizzatore, la versione ad astronave del Danguard, a causa di una insufficiente spinta dei motori, non riesce ad effettuare la trasformazione.

La prima parte della storia vede Marin impegnato in un duro addestramento, in competizione anche con altri due piloti, per imparare a manovrare correttamente il Danguard difendendosi, nel frattempo, dai tentativi di Doppler, uno scienziato a capo di un'organizzazione paramilitare, anch'esso intenzionato a colonizzare Prometeo, di fermare il tentativo della base Yasdam.

La seconda parte si sposta, invece nello spazio e mostra il viaggio della Yasdam e della Planester (appartenente alla fazione di Doppler), durante il quale le fazioni si scontreranno più volte e attraverseranno diverse vicende fino a quando il pianeta Prometeo sarà finalmente raggiunto.

Per maggiori approfondimenti segui questo articolo.

Contrariamente alla maggior parte delle altre serie di animazione che presentano come protagonisti dei Super Robot, Danguard è tra le prime a presentare una forma di continuity più complessa e soprattutto a mettere, almeno nella prima metà, il robot in secondo piano concentrandosi di più sui rapporti tra i protagonisti.

Nella seconda parte si respirano le classiche atmosfere di Matsumoto, con viaggi spaziali, incontri, scontri e separazioni, ed anche se risulta difficile immaginare come alcuni episodi siano collegabili alla logica della vicenda in generale, l'aria che si respira in generale nell'anime è comunque maestosa e cattura bene l'immaginario dello spettatore.

Il robot

Il GX-67, come la maggior parte dei modelli della serie Soul of Chogokin, non è in scala con gli altri modelli. Infatti il Danguard Ace, secondo le specifiche, nella versione Robot è alto circa 200 metri e lungo 160 metri nella configurazione Satellizer, il Daitarn 3 è alto 120 metri. Se lo rapportassimo a qualcosa di reale il Danguard sarebbe alto quasi quanto un edificio di 70 piani. Nell'anime queste proporzioni non si percepiscono, altrimenti la cabina di pilotaggio di Marin sarebbe quantomeno enorme, grande quanto un quadrilocale per intenderci.

Bandai ha scelto, per il GX-67, invece una versione più ridotta ma dotata di basetta. Il robot è trasformabile, come quasi tutti i Super Robot dell'epoca (fine anni '70) e può essere esposto sia nella modalità Robot che in modalità Satellizer (viene fornito con un relativo sostegno per tenerlo sospeso). Completano la dotazione le armi e le due astronavi (quella di addestramento e quella che guida Marin) nella serie.

Il modello, come tutti quelli della serie Soul of Chogokin, è composto da plastica e metallo, discretamente posabile e, grazie ai grandi piedi ed un baricentro adeguato, abbastanza posabile.

La trasformazione da Robot a Satellizer e viceversa, non è semplicissima, come per quasi tutti i modelli, ma i risultati finali sono più che soddisfacenti. In particolare il Danguard A, complice il fatto che per diversi anni è stato anche l'unico modello di qualità dedicato al robot, nel mercato dei collezionisti, ha ricevuto il ruolo di essere uno dei modelli più ricercati. Almeno fino all'arrivo del modello della King Arts, molto più grande e sotto alcuni punti di vista, più fedele (anche alla scala), ma con un aspetto meno solido.